La preparazione del terreno è la stessa della semina, il Prato Pronto essendo una pianta già adulta, riesce ad attecchire anche in terreni non perfettamente idonei. Si sa subito quale sarà il risultato finale. Viceversa con la semina, la copertura del terreno è incompleta per mesi. Un prato a zolle può essere calpestato subito dopo l'impianto, mentre un terreno appena seminato è per molto tempo fangoso e polveroso. Inoltre, un prato appena seminato, quindi formato plantule neonate, è molto più delicato e quindi soggetto a:
- Disidratazione, in quanto non abbastanza fitto da mantenere in ombra il terreno
- Per evitare la disidratazione è necessaria una irrigazione giornaliera e dunque sostenere costi elevati
- Malattie ed insetti, facilitati dalla mancanza di un forte apparato radicale
- Asporto delle piante con tosaerba, in quanto sono molto più delicate da tagliare
Il tutto con scarse possibilità di rigenerarsi in quanto non si è ancora affrancato.
Al contrario il Prato Pronto, dopo tre/quattro settimane dall'impianto è come se fosse sempre stato in quel posto necessitando di conseguenza di una manutenzione minima. In caso di forti piogge il Prato Pronto è in grado di fronteggiare l'erosione, mentre un terreno appena seminato è soggetto a dilavamenti. In casi particolari come in zone ombreggiate, l'apparato radicale del Prato Pronto compete meglio con le radici degli alberi e dei cespugli, ed assorbe più facilmente i ristagni d'acqua.
Nel valutare la convenienza del Prato Pronto rispetto alla semina, non bisogna soffermarsi al costo, ma al risultato finale.

